WhatsApp

E SE WHATSAPP DIVENTASSE UNO STRUMENTO DI BUSINESS?

WhatsApp, il servizio di messaggistica di Facebook utilizzato da oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo, sta testando un sistema che consentirà alle aziende di parlare direttamente agli utenti tramite la propria chat.

Questo sembrerebbe un segnale di come WhatsApp stia cercando la giusta strada per monetizzare con il proprio servizio.

Alcune voci parlano di una versione (in fase di test in India) creata appositamente per le aziende. Potrebbe trattarsi di un approccio simile a quello già visto con la piattaforma Messenger.

Ma andiamo con ordine.

Alcune curiosità

WhatsApp, a partire dal 2009, è entrato a far parte della vita di tutti noi, consentendo agli utenti di inviare messaggi gratuiti, semplicemente appoggiandosi alla connessione internet del proprio smartphone. In poco tempo è diventato un vero e proprio fenomeno di massa e questo non ha potuto far altro che attirare l’attenzione di uno dei giganti della Silicon Valley: nel febbraio 2014, infatti, Facebook acquista WhatsApp per 19 miliardi di dollari.

Nel 2015 viene sviluppata la prima versione desktop disponibile tramite computer via Google Chrome, inizialmente solo per Android, BlackBerry, Windows Phone e alcuni modelli di Nokia e successivamente anche per iPhone.

Nel corso degli anni WhatsApp ha sviluppato e integrato tanti nuovi servizi, come la possibilità di effettuare chiamate e videochiamate, di inviare foto, video, documenti di testo o file PDF, di modificare le immagini scattate direttamente all’interno dell’applicazione inserendo emoticon, scritte o filtri.

Nuovi modi di utilizzare WhatsApp

Quale potrebbe essere allora la strategia in fase di test?

WhatsApp ha sempre affermato di non avere intenzione di inserire annunci pubblicitari nella propria app ma questo non impedisce a Facebook, che ora possiede WhatsApp, di trovare nuovi modi per monetizzare il servizio da 1 miliardo di utenti giornalieri.

Come si legge nel post di Techcrunch, Facebook sta lanciando una funzione pubblicitaria che consente alle aziende di creare un collegamento tra Facebook e WhatsApp: gli inserzionisti potranno includere un pulsante nei propri annunci in modo che le persone possano chiamare e inviare messaggi tramite WhatsApp con un solo clic. A quanto pare, Facebook sta gradualmente diffondendo questa funzione iniziando prima con il Nord e il sud America, l’Africa, l’Australia e la maggior parte dell’Asia. L’Europa sembra verrà inclusa in un secondo momento, forse a causa delle notizie dello scorso anno riguardanti la violazione della privacy e dei dati.

Dal colosso di Zuckerberg affermano che oltre 1 milione di pagine Facebook includono già numeri WhatsApp nei loro post ogni mese. In alcuni mercati in via di sviluppo, inoltre, le aziende utilizzano le loro chat di WhatsApp come principali punti di contatto per gli utenti.

Possibili scenari

È probabile che WhatsApp stia lavorando ad un modo per creare account aziendali verificati.

Una fonte di guadagno potenziale potrebbe essere quella di addebitare il costo alle aziende che desiderano contattare i propri clienti tramite WhatsApp.

Ma l’integrazione tra Facebook e WhatsApp sarà più un bene o un male?

Immaginiamo, ad esempio, un utente che potrà parlare con la sua banca di una transazione o con una compagnia aerea di un volo in ritardo. O ancora pensiamo all’applicazione come uno strumento attraverso cui gli utenti e le imprese potranno comunicare per informazioni su appuntamenti, ordini, transazioni, spedizioni, notifiche di consegna o aggiornamenti su servizi e prodotti. È un po’ lo scenario che già viviamo tramite SMS. Questa prospettiva, però, potrebbe voler dire che con un semplice clic distratto, scorrendo il News Feed di Facebook, le aziende conquisterebbero un’informazione preziosissima: il numero di telefono di un utente.

Non è facile prevedere le mosse future di un colosso. Al momento l’ipotesi peggiore che possiamo immaginare è un bombardamento pubblicitario in stile mail-spam direttamente sul nostro smartphone tramite WhatsApp.

Le nostre sono solo supposizioni e il processo di test è ancora in fase iniziale. Non ci resta altro che aspettare e vedere cosa ci riserverà il gigante dei social network.

Nel frattempo, se hai già una pagina Facebook e vuoi sapere come migliorarla, scrivici!